Amerigo Vespucci a Venezia

Occasione imperdibile, anche per il semplice curioso, poter visitare la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci di ritorno da un tour mondiale e all’inizio di un nuovo tour, questa volta nel Mediterraneo, toccando diversi porti per terminare la crociera il 10 giugno 2025 in occasione della "Giornata della Marina Militare".

Come moltissimi altri abbiamo provato ad iscriverci per un accesso durante la sosta di Venezia e siamo stati “non fortunati”, ma veloci, avendo atteso pazientemente che il sito delle prenotazioni ritornasse on-line il giorno che Marina Militare aveva dato per utile alle iscrizioni. 

Non abbiamo volutamente scritto “fortunati” perché in questo caso la fortuna centra molto poco.

E’ vero, le iscrizioni sono andate sold out nel giro di qualche ora, forse anche meno, ma poche colpe si possono dare a chi ha gestito il sito, semplicemente la mole di utenti che hanno provato ad iscriversi per i posti disponibili, 500 ogni 30 minuti nei tre giorni di sosta a Venezia, hanno messo in crisi il sistema che ha elaborato le iscrizioni dal click più veloce all’ultimo posto disponibile.

Abbiamo letto sui social frasi di disappunto, del tipo “i soliti amici di questo e quello”, “i soliti raccomandati da”, “preavvisati dell’apertura del sito”, solo per citare le critiche più moderate e  tralasciando insulti e epiteti poco edificanti da chi non si è reso conto di quanta gente, come loro, in quei momenti fosse con le dita sulla tastiera.

Noi abbiamo fatto lo stesso, consapevoli, di essere tra migliaia di persone con la stessa voglia di passeggiare sul ponte della più bella nave del mondo e che tutto il mondo ci invidia.

L’alternativa più naturale, per chi non è riuscito ad iscriversi, poteva essere semplicemente andare a Venezia per guardarsela dalla banchina e scattargli qualche foto. In molti lo hanno fatto e credo siano rimasti soddisfatti come lo saremmo stati noi, non fossimo riusciti ad imbarcarci.

I moltissimi, invece, che avevano il Q-R code che dava diritto a salire alla domenica, sotto uno splendido sole primaverile hanno affrontato la prova più dura in giornate come quella passata, arrivare a Venezia e raggiungere Riva San. Biasio in mezzo al turismo, già quasi al collasso dei visitatori della città lagunare. 

L’organizzazione, a terra e a bordo, ormai collaudata dalla precedente sosta a Trieste, è stata impeccabile, difficile fare critiche, nonostante l’ora e mezza di coda nei vari serpentoni e arrivando all’orario stabilito.

Nessuno in fila, almeno da quanto abbiamo potuto sentire, si è lamentato, anche con bambini al seguito. 

Gestire gruppi da 500 persone ogni 30 minuti e poi scaglionarli in gruppetti da 30-40-50 persone all’imbarco non è cosa da poco, tutto questo per evitare un sovraffollamento sul ponte della nave.

La visita a bordo, stimata sul sito in 20-25 minuti si è protratta molto di più proprio per i problemi agli accessi a un paio di scale, ma la cosa non è stata sgradita visto che c’è stato tempo per qualche foto in più e per scambiare due parole con il personale di bordo presente.

Possibilità di accedere solo sul ponte superiore, mente non erano fruibili le aree sottostanti per ovvi motivi di sicurezza e privacy. 

Crediamo comunque che nessuno sia sceso insoddisfatto consapevole di aver visitato un orgoglio italiano che contraddistingue la nostra Marina Militare.

In attesa del nostro orario, abbiamo approfittato per fare qualche scatto diverso, possibile solo noleggiando un motoscafo che ci ha permesso di fotografare il Vespucci dal lato acqua perfettamente illuminato dal sole che ha scaldato la laguna.

Avevamo da subito pensato ad un mezzo pubblico, ma ci siamo accorti che transitava troppo vicino alla murata della nave e non avrebbe permesso gli scatti nella sua lunghezza, dato anche le dimensioni veramente notevoli.

Ci siamo dovuti infatti allontanare e non di poco per riuscire a farla stare tutta sul nostro 24mm, ma il risultato ci ha pienamente soddisfatto, peccato solo non esserci fermati la sera per un ulteriore spettacolo, ovvero la nave illuminata dal tricolore.

La sosta di Venezia è terminata lunedì quando il Vespucci è salpato per la prossima sosta che sarà ad Ancona.

A corollario della tappa veneziana, l’Arsenale ha aperto le porte ai moltissimi interessati, che hanno potuto accedere anche nelle aree a nord e la Torre di Porta Nova, normalmente non aperte al pubblico, se non in occasioni di eventi particolari.

Purtroppo per noi, la coda all’ingresso era elevata e l’orario collideva con la nostra salita sulla nave, ma sicuramente chi non è salito o ha effettuato la visita del Vespucci ha fatto bene ad approfittare dell’apertura straordinaria.

Di fronte alla nave il Villaggio Italia, con alcuni stand informativi e merchandising di Marina Militare.

Lasciamo i lettori con qualche approfondimento storico e tecnico e e una serie di immagini.

Consigliamo a tutti, nel caso siate vicini alle prossime tappe di provare ad iscrivervi per salire a bordo, ma nel caso non ci riuscite, fate comunque un giro nel molo dove sarà ormeggiato il Vespucci, non rimarrete delusi. 

Storia della Nave 

E’ attualmente l’unità più anziana in servizio con Marina Militare.

Progettata dall’Ingegnere Francesco Rotundi, Tenente Colonello del Genio navale i lavori di costruzione iniziano nel 1930 presso i Regi cantieri navali di Castellamare di Stabia, e terminano con il varo il 22 febbraio 1931.

Viene consegnata ufficialmente alla Regia Marina il 26 maggio successivo per entrare in servizio come nave scuola il 6 giugno.

Gemella del veliero Cristoforo Colombo, di tre anni più vecchio, entra nella “divisione Navi Scuole”.

Continua il suo ruolo istituzionale anche durante il secondo conflitto mondiale e alla fine rimane l’unica nave scuola, dato che il Cristoforo Colombo, insieme ad altre unità, dovette essere ceduto all’Unione Sovietica (U.R.S.S.) come risarcimento dei danni della guerra. 

Nel 1978 riceve l’attuale motto “Non chi comincia ma quel che persevera” e continua fino ad oggi nella sua missione di addestrare le nuove reclute, che apprendono le competenze fondamentali per la vita in mare.

Il porto di assegnazione è quello di La Spezia.

Caratteristiche

La definizione tecnica del Vespucci è Nave a Vela con motore ausiliario, il suo scafo è in acciaio e si compone di tre ponti principali, di coperta, di batteria e di corridoio, più ponti intermedi detti copertini. Sul ponte di coperta si elevano il Cassero di prora e poppa.

E’ un veliero a tre alberi, Trinchetto, Maestra e Mezzana, più un quarto, Bombresso, sporgente a prora.

Gli alberi sono tutti composti da tre pezzi, di cui i primi due tronconi in acciaio, mentre il terzo, Alberetto per quelli verticali, e asta di Controfiocco per il Bompresso, sono in legno.

La stessa configurazione per i pennoni, i tre inferiori, la Randa e il Boma sono in acciaio, mentre i due superiori e il Picco sono in legno.

La superficie totale delle vele è di poco superiore a 2600 mq, ed è composta da 24 vele di tessuto di Canapa, di spessore compreso da 2 a 4 mm, manovrate da oltre 30 km di corde di vario diametro.

La propulsione è affidata ad un Motore Elettrico Principale (MEP) ex Ansaldo Sistemi Industriali per un totale di 2840 Kw di potenza continua.

A bordo è presenta anche un sistema di generazione integrato costituito da due generatori Diesel a 12 cilindri MTU (1320 kW\1770 Hp) e da due a 8 cilindri MTU 8VM23F (760 kW\1019 Hp).

Le dimensioni sono davvero imponenti, la sua lunghezza alla linea di galleggiamento è di 82 metri, ma facendo riferimento agli ingombri totali, dalla poppa esterna al limite del Bompresso, si arriva a 101 metri totali.

La larghezza dello scafo senza gli ingombri esterni, è di 15,5 metri, mentre considerando le imbarcazioni che sporgono dalle murate e i pennoni più lunghi si arriva a 28 metri.

Le imbarcazioni di supporto a bordo sono, due motoscafi, due motobarche, quattro palischermi per addestramento allievi, una baleniera e remi e vela, di solito riservata al Comandante.

In totale il dislocamento della nave è di circa 4100 tonnellate.

A prora, sotto il bompresso, è presente la polena che raffigura Amerigo Vespucci, realizzata in bronzo dorato. Sempre a prora sono presenti i fregi in legno ricoperti da oro zecchino, così come a poppa l’arabesco.

L’equipaggio è composto da 264 militari composti da, 15 Ufficiali, 30 Sottufficiali, 34 Sergenti e 185 tra sottocapi e comuni.

Durante le missioni addestrative l’equipaggio viene integrato dagli allievi, circa 130 all’anno più il personale di supporto dell’Accademia Navale, portando il numero di imbarcati a superare le 400 unità.

Al seguente link tutte le immagini della visita: Amerigo Vespucci, Venezia 30-03-2025

Immagini messe a disposizione con licenza CC BY-NC-SA 4.0

 

The Aviation