50° di Tornado, i festeggiamenti al 6° Stormo

Sul finire degli anni 60, in ambito aeronautico, era diffusa l’idea dell’ala a geometria variabile come soluzione per combinare alte velocità ed efficienza per voli lenti e a bassa quota. Variando l’angolo della freccia alare si potevano ottenere diverse configurazioni ottenendo un velivolo adatto a molteplici operazioni. 

Immagini scansionate da copie cartacee dall'archivio di nostra proprietà

Nel 1968, Germania Ovest, Olanda, Belgio, Italia e Canada diedero il via al progetto MRCA (Multi Role Combat Aircraft).

Obbiettivo comune creare un aereo in grado di soddisfare un’ampia gamma di profili di missione,  sostituendo al contempo aerei vecchi e non proprio realizzati per quei tipi di missione.

I potenziali sostituti erano all’epoca il lockheed F-104 e il Buccaner Blackbun.

Al gruppo di nazioni si unì ultima il Regno Unito.

Un anno dopo circa, Canada, Belgio e Olanda si ritirarono dal programma lasciando alle tre nazioni restanti l’impegno di realizzare il velivolo.

Nel 1970 nacque il consorzio Panavia Aircraft con l’intento di massificare forze e conoscenze sul nuovo aereo a geometria variabile, il Tornado.

Il primo prototipo “P.01” volo per la prima volta dell’agosto del 1974 da Mancing, in Germania, mentre il primo velivolo di serie decollò nel 1979 presso l’aeroporto di Warton di Bae System military.

Per l’Italia, l’era del Tornado iniziò con la prima consegna nel settembre 1981. 

Immagini scansionate da copie cartacee dall'archivio di nostra proprietà

Ogni nazione aveva i propri siti di produzione e le parti assegnate da assemblare, mentre, sempre nel 1981, si decise di inaugurare il Tri-National Tornado Training Establishment (TTTE) sulla base RAF di Cottesmore che rimase il centro di addestramento per tutti i piloti fino al 1999.

Il Tornado non ha goduto di un mercato di esportazione ampio come altri aerei, unico cliente extra consorzio fu la Royal Saudi Air Force con 96 velivoli ordinati.

Le tre varianti sono: 

Tornado IDS (interdictor/strike).

Tornado ECR (electronic combat/reconnaissance) SEAD.

Tornado ADV (air defense variant), usato principalmente dalla RAF, in seguito acquisito anche da RSAF e in leasing (molto oneroso) dall’Aeronautica Militare Italiana, che in attesa degli Eurofighter li ha sostitui con gli F-16 americani.

I ruoli del Tornado sono stati: attacco al suolo, guerra elettronica, superiorità aerea, ricognizione e attacco marittimo.

In grado di essere armato con un innumerevole tipologia di armamenti è stato impiegato in numerosi conflitti tra cui la Guerra del Golfo, in Bosnia, Kosovo, Iraq e Libia oltre a partecipare ad operazioni militari minori in Afganistan, Yemen e Siria.

In totale sono stati prodotti quasi 1000 esemplari e nonostante la sua generosa età è ancora un aereo che può dare il suo contributo nelle forze armate che lo impiegano.

La giornata 

Dopo aver festeggiato, presso l'aeroporto di Ghedi, sede del 6° Stormo, i primi quarant'anni del Tornado italiano (vedi link: 40 anni del Tornado - 40 years of Tornado) torniamo in terra bresciana, questa volta per i 50 anni del progetto Panavia Tornado.

L'evento, aperto al pubblico, previa la solita prenotazione on-line ha visto ampia partecipazione tra gli appassionati, parte dei quali, con un'iscrizione dedicata, hanno potuto usufruire di una postazione migliore per fotografare o filmare i decolli dei voli in programma per la giornata.

Era previsto, da voci di corridoio, volassero entrambi gli Special Color creati per l'anniversario, ma uno all'ultimo ha dato forfait ed è stato portato in mostra statica sul piazzale antistante il raduno degli ospiti, in attesa di ricongiungersi con gli altri velivoli andati in volo formando un pattuglione di 4 Tornado (uno Special) e 2 F-35 sempre di base a Ghedi.

Il display è consistito in vari passaggi in formazione e si è concluso con l'apertura standard e l'atterraggio per dirigersi appunto in statica.

La cerimonia presieduta dal Com.Te Colonnello Pilota Luca Giuseppe Vitaliti ha visto ripercorrere la storia del velivolo di fronte al personale schierato e una nutrita delegazione di ospiti particolari.

Il pubblico, come sempre accorso in massa, ha gradito i velivoli parcheggiati oltre che le consuete esposizioni di materiale a cura dello Stormo.

A margine anche un'interessante conferenza sul Tornado in uno degli hangar.

Nel primo pomeriggio il tutto si concluso con il deflusso del pubblico sotto uno splendido sole che ha reso i molti scatti ancora più luminosi.

Anche per noi l'uscita con i dovuti ringraziamento per questa nuova opportunità da parte dei "Diavoli" del 6° Stormo, forse un piccolo rammarico, anche per il Tornado ormai è tempo di phase out, ma siamo consapevoli che l'età del "Tonka" ormai è molto avanzata e il nuovo occupante della linea volo, l'F-35, si fa strada e ci regalerà le stesse emozioni del "grande vecchio" che sta sostituendo. 

Lo Special Color 50

La livrea del “Tornado 50” scandisce la successione cinquantennale delle diverse colorazioni che hanno visto il velivolo protagonista nei principali teatri operativi d’impiego, dalla colorazione bianco - rossa del primo prototipo italiano P.05 del 1975, alla colorazione mimetica (verde, grigio, argento) degli anni ’80 e ’90, sino ad arrivare alla livrea desertica giallo-sabbia dell’operazione “Locusta” del 1990 – 1991 per poi attestarsi sull’attuale livrea monogrigio a bassa visibilità. 

La Saetta rossa che corre lungo il profilo laterale richiama la “N” del consorzio Tornado – Panavia.

Il tricolore che si staglia dalla deriva avvolge l’intera fusoliera convergendo sull’asse longitudinale, a suggellare come il Tricolore abbia sempre ispirato ed indirizzato verso il successo il servizio del PA-200.

Il movimento sulla deriva richiama il dinamismo dell’azione che si staglia in tre frecce rappresentanti le tre versioni: 

IDS: Interdiction and Strike - versione da interdizione e attacco al suolo; 

ECR: Electronic Combat Reconnaisance - versione per la ricognizione elettronica e soppressione delle difese anti-aeree; 

ADV: Air Defence Variant - versione sviluppata per la difesa aerea, venne utilizzata per un decennio anche dall’Aeronautica Militare.

Sulla fusoliera infine sono raffigurati i Gruppi Volo e i Reparti d’impiego.

Fonte Aeronautica Militare

Tutte le immagini sono consultabili e scaricabili al seguente link: 50 Anni di Tornado  

 

The Aviation