Complice il fine settimana del 2 giugno a Roma abbiamo approfittato della possibilità di salire a bordo dell’Incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, durante una sosta tecnica presso la banchina Cialdi del porto di Civitavecchia.
Una visita veloce, ma interessante, considerando che la maggior parte del pubblico non ha molte possibilità di poter visitare unità attive della Marina Militare.
Anche per noi, nonostante diversi imbarchi, anche sul Cavour attuale ammiraglia della flotta, è stata la prima volta sul Garibaldi.
Riuniti in gruppi da 20 persone e sotto controllo del personale di bordo che ci ha scortato e fatto da cicerone la visita è iniziata nell’Hangar deck con un’infarinatura sull’unità e sul suo impiego.
Saliti sul ponte di volo abbiamo trovato due elicotteri, un EH-101 e un SH-90 spiegati con dovizia di particolare dai piloti.
Dopo le classiche foto di rito, e non possiamo dar torto al fatto che per molti farsi un selfie su un ponte di volo sia un’esperienza più unica che rara, siamo tornati nell’hangar dove un breve filmato ha riproposto alcuni momenti della vita operativa della nave durante questa prima parte del 2023.
I saluti e i ringraziamenti ed è arrivato il momento di scendere.
Sicuramente una bella iniziativa quella di aprire le porte delle proprie unità da parte di Marina Militare in modo da far conoscere al pubblico, moltissimi aspetti della vita operativa e delle missioni a cui sono chiamati a partecipare.
Incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi (Fonte Marina Militare)
L'incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, prima Unità di questo genere della Marina Militare Italiana, è stata costruita nei Cantieri Navali di Monfalcone e ivi varata il 04 giugno 1983. Entrata in servizio nel 1985, ha come abituale porto di assegnazione Taranto e, a partire dal 2014, è stata posta alle dipendenze organiche ed operative del neo costituito Comando del Terzo Gruppo Navale, di stanza nella base di Brindisi. Grazie alla propria versatilità d’impiego, ha svolto negli anni un ruolo fondamentale in tutte le principali missioni internazionali che hanno visto impegnata la Marina Militare.
La storia
L'incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, costruita nei Cantieri Navali di Monfalcone, è entrata in servizio nel 1985 ed è stata la Nave Ammiraglia della Marina Militare Italiana dal 1985 al 2012. Sono quattro le unità che, precedendo l'attuale, si sono avvicendate dall'Unità d'Italia ad oggi fregiandosi del nome di Giuseppe Garibaldi:
1861 Fregata (acquisita all'Unità d'Italia)
1901 Incrociatore corazzato
1937 Incrociatore leggero
1961 Incrociatore lanciamissili.
La Nave Giuseppe Garibaldi ha le linee esterne tipiche di una portaerei tradizionale e la sua costruzione è scaturita dalla necessità della Marina Militare di poter disporre di una unità di altura antiaerea, antinave ed antisommergibile, con la possibilità e la capacità di far operare un considerevole numero di velivoli, idonei a raggiungere obiettivi anche molto distanti dalla normale base operativa.
L'unità è quindi stata studiata per essere in grado, oltre che di potenziare e completare una formazione navale, anche di poter esercitare le funzioni di centro di comando, coordinamento e controllo di una formazione navale. Perseguendo queste finalità per la costruzione di Nave Garibaldi, ci si è avvalsi di quei progetti che permettevano le più innovative soluzioni anche se più impegnative.
Le scelte che sono state messe in atto rispondono quindi ad un disegno più ampio per ottimizzare le capacità di stivaggio degli armamenti e di ogni altro genere di materiale pur mantenendo l'esigenza di contenere il dislocamento. Il ponte di volo e l'hangar sono stati realizzati tenendo conto delle necessità di imbarcare e di poter operare con tutti i velivoli delle Forze Aeree della Marina Militare.
Tutte le nuove sistemazioni sono state attentamente e dettagliatamente vagliate per garantire alla nave sempre piena operatività e per favorirne la massima stabilità in ogni condizione di mare. La Portaerei Giuseppe Garibaldi è inoltre dotata di sistemi elettronici all'avanguardia per coprire ogni campo d'azione, sia esso diretto ai sistemi di sorveglianza aerea e navale, all'ambiente subacqueo, alle operazioni di guerra elettronica o alle comunicazioni.
In relazione al suo impiego nelle diverse situazioni operative può imbarcare i seguenti velivoli:
aeromobili V/STOL AV8B+ «Harrier II», necessari per assicurare un efficace contrasto antiaereo e antinave a lunga distanza.
elicotteri EH101, AB212 e SH90A/MH90A, configurabili in diverse modalità (ad esempio per garantire e mantenere una chiara situazione di superficie, o come contrasto di mezzi navali minori, per la guerra elettronica ed antisommergibile).
Il tradizionale Crest è idealmente diviso in due semitondi. In quello superiore troviamo la figura del Generale Giuseppe Garibaldi (1807-1882) - Eroe dei due Mondi, artefice determinato e coraggioso dell’Unità d’Italia - che sovrasta fieramente la bandiera di bompresso. Nel semitondo inferiore, c’è il mare con la vista dall’alto di tutte le Unità che negli anni si sono succedute ed alle quali è stato assegnato il nome “Giuseppe Garibaldi”.
Il logo adottato, invece, è bordato da una cima color oro, mentre all’interno è rappresentata la forma prodiera stilizzata a “V” dell’Unità, di colore celeste. Dallo scafo fuoriesce verso la destra un’ala in color oro, simbolo dei piloti e degli equipaggi di volo della Marina Militare e in color celeste, come simbolo del mare.
La doppia G sulla sinistra, di colore rosso, richiama il nome dell’Eroe Giuseppe Garibaldi, mentre sulla destra si trova il distintivo ottico C-551, sempre in colore rosso. Infine, un aereo ed un elicottero rappresentano la capacità dell’Unità di operare con velivoli sia ad ala fissa che rotante. Il nome dell’Unità “Incrociatore Portaeromobili G. Garibaldi” è posto esternamente, anch’esso in colore oro.
Scheda tecnica
Tipologia: Portaeromobili (LHA)
Classe: Garibaldi
Codice: 551
Impostata il: 20/02/1978
Varata il: 04/06/1983
Cantiere: Cantieri Navali di Monfalcone
Dislocamento: 13850 t p.c.
Lunghezza: 180,2 m
Larghezza: 23,4 m al galleggiamento - 30,4 m al ponte di volo
Larghezza Ponte di Volo: 30,4 m
Immersione: 6,7 m
Apparato motore: COGAG: 4 TAG. FIAT/GE LM-2500, 2 assi con eliche a passo fisso e inversione del moto mediante due giunti riduttori invertitori Tosi
Apparato Elettrico: 4 Centrali elettriche distribuiscono l’energia generata da nr. 6 Diesel Alternatori GMT/ANSALDO da 1950 KVA 450V 60 Hz
Potenza: 61147,4 KW (82000 HP )
Velocità: 30 Kt
Autonomia: 7000 NM
Armamento: Linea di volo costituita da 12-18 aeromobili (AB 212, EH-101 o/e AV-8B Plus); 2 lanciatori a 8 celle Albatros (con missili S/A Aspide); 3 sistemi AM/AA Dardo (con mitragliera Breda da 40/70)
Equipaggio: 825
Tutte le immagini, in una risoluzione maggiore sono consultabili e scaricabili qui:
Incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi (C 551)
The Aviation