E’ stato ufficializzato il ritorno al cinema del sequel di Top Gun, il film più apprezzato dagli appassionati di tutto il mondo.
La prima pellicola, risalente al 1986, ebbe enorme successo al botteghino grazie alla regia di Tony Scott (licenziato ben tre volte durante le riprese per le esose cifre sborsate, nell’ottenere le migliori riprese), ma anche la Marina degli Stati Uniti non fu da meno dato che, oltre alle ambientazioni messe a disposizione per le registrazioni del film, ottenne un aumento del numero di reclute proprio in quell’anno.
Il mito del pilota da caccia, interpretato da un giovane e promettente Tom Cruise nei panni di Pete "Maverick" Mitchell, ebbe un impatto così positivo agli occhi degli spettatori che venne pensato un secondo capitolo del film già poco dopo l’uscita nelle sale; causa le limitazioni imposte dall’ambiente militare, nell’effettuare ulteriori riprese in un settore in continua evoluzione tecnologica, il seguito di Top Gun ha dovuto attendere ben 34 anni.
“Top Gun: Maverick“, così cita il titolo, uscirà a Giugno di quest’anno e già da qualche tempo varie sono state le notizie trapelate dal dietro le quinte durante le registrazioni.
Di certo i sets hanno subito una notevole trasformazione, dato che in tre decadi l’aviazione militare statunitense ha fatto passi da gigante, in stile USA.
Andiamo quindi a scoprire le anteprime di questo nuovo film che, di certo, verrà ulteriormente apprezzato da nostalgici e nuove generazioni.
In entrambi i films l’intero cast è stato sottoposto a prove fisiche, come previsto dall’iter di formazione dei piloti militari. A termine di questi test, gli attori-piloti hanno avuto modo di provare il brivido del volo sul caccia imbarcato della Marina; nel 1986 fu il Grumman F-14 "Tomcat" a prendere il posto da protagonista, mentre nel nuovo Top Gun dovrà cedere il passo al McDonnell-Douglas F/A-18 "Super Hornet".
Una notevole differenza fra ieri ed oggi è dettata dalle scene di volo girate dalla produzione: mentre in passato si è optato ad archiviare scene di combattimento simulato, video-reportage presso la portaerei USS Enterprise, la base aerea di Miramar ed immortalare le azioni dei piloti di ogni singolo equipaggio mediante riproduzioni di cockpit a terra, nel sequel gli attori hanno registrato le loro sceneggiature direttamente in cabina di pilotaggio.
Ebbene sì: se nel 1986 Tom ha assaporato l’adrenalina del volo militare (diventando a sua volta pilota per passione), sfruttando l’esperienza maturata in poche ore di volo per riprodurre a livello cinematografico la vera enfasi dei piloti militari, nel 2020 ogni singola sortita di volo è stata registrata a livello aria-aria, sfruttando la versione biposto dell’Hornet con l’installazione di telecamere IMAX nel seggiolino posteriore.
Una vera chicca per le ambientazioni, consentendo di entrare nel mondo dei piloti americani con una qualità video fino ad ora mai vista.
Sarà l’occasione per ammirare i velivoli, i luoghi di addestramento e le location tipiche dell’US Navy dei giorni nostri.
Per le riprese, iniziate a metà 2018, sono stati approntati ben 2 Hornet in livrea speciale: si tratta di un F/A-18E monoposto e nella versione biposto F, con identica grafica special color, medesimi codici “00”, il nome del protagonista principale riportato sotto il cockpit e la riproduzione di 3 sagome di Mig-28 (velivoli sovietici abbattuti da Maverick nel primo Top Gun, “interpretati” da F-5E/F camuffati di nero con stella rossa – successivamente utilizzati, nella realtà, con la stessa livrea come Aggressors). Evidentemente la decisione di realizzare due velivoli con lo stesso schema pittorico sta nel fatto che, mentre le scene con Tom a bordo dell’Hornet vengono girate col biposto, le registrazioni in volo di Maverick visto dalla cinepresa avvengono con un pilota professionista sul monoposto; così facendo Maverick sarà sempre inquadrato sul medesimo velivolo, dato che la differenza rispetto agli altri sta nella colorazione (dalle telecamere IMAX installate di fronte a Tom, sopra il cruscotto del seggiolino posteriore, sarà visibile il dorso di fusoliera e i due impennaggi verticali)
Altra caratteristica inconfondibile tra i due Top Gun, i caschi utilizzati dai piloti: per Maverick nella stessa grafica, ma anche gli altri protagonisti avranno un personale casco identificativo, in stile americano; nuovo modello HGU-68/P rispetto al precedente HGU-33.
In attesa di scoprire come i produttori (tra cui Jerry Bruckheimer, già in Top Gun 1986) abbiano collegato i due film e la trama del sequel, sappiamo che Maverick, divenuto istruttore presso la scuola Top Gun, farà da mentore a Bradley "Rooster" Bradshaw (interpretato da Miles Teller) ovvero il figlio del Sottotenente Nick "Goose" Bradshaw, navigatore dell’allora Tenente Maverick nel primo film. Anche Val Kilmer ritornerà sul set e vestirà i panni di Thomas "Iceman" Kazinsky.
Inoltre a Dicembre 2018 alcune foto di un Tomcat hanno fatto il giro del mondo: si trattò dell’F-14 N.159631 appartenente al San Diego Air and Space Museum, riportato in livrea Maverick per le registrazioni di alcune scene del sequel. Staremo quindi a vedere cosa, come e perché un Tomcat in Top Gun 2!
La tematica giustamente ci riporta a confronto due macchine operative che hanno servito nella Marina statunitense. Ecco qualche accenno per confrontare i due velivoli:
- Grumman F-14 Tomcat: sviluppato negli Stati Uniti d’America tra gli anni ’60-’70 con oltre 700 esemplari, effettuò il primo volo nel 1970, entrando in servizio nel 1974 sostituendo il McDonnell Douglas F-4 Phantom II. Aereo supersonico (2.6 Ma), bimotore a getto (2 General Electric F110-GE-400), biposto (pilota + navigatore), con ala a geometria variabile, venne sviluppato in 3 versione (A, B, D – C solo proposta); armato di cannone M61 Vulcan, missili AIM-9 Sidewinder - AIM-7 Sparrow - AIM-54 Phoenix (rispettivamente a corto – medio - lungo raggio) ed ulteriore armamento di caduta. Imbarcato nelle portaerei della US Navy, ottenne ottimi risultati come caccia da superiorità aerea ed intercettore navale a lungo raggio. Il ritiro effettivo della flotta è avvenuto il 22 settembre 2006 con gli ultimi esemplari del VF-31 “Tomcatters” durante la cerimonia di addio.
- McDonnell Douglas F/A-18E/F Super Hornet: successore del Tomcat, sviluppato negli Stati Uniti d’America nella prima metà degli anni ’90, ordinato in oltre 500 esemplari, è la versione ingrandita e avanzata dell'F/A-18C/D. Entrato in servizio nel 1999, è un caccia bimotore (2 General Electric F414-GE-400 turbofans) imbarcato multiruolo, in versione monoposto (E) e biposto (F), 1.8 Ma, armato con cannone M61 Vulcan, missili AIM-9 Sidewinder - AIM-7 Sparrow - AIM-120 AMRAAM oltre a missili aria-superficie ed antinave.
Come già accennato, l’attore Tom Cruise è brevettato al pilotaggio (1994) di velivoli sia ad elica che a reazione. Proprietario di alcuni Jet privati, ha acquistato anche un P-51 Mustang (numero seriale 44-12840) “Kiss Me Kate” (dedicato alla ex moglie Kate Holmes) con il quale ha raggiunto il set cinematografico del sequel. Un gioiellino da ben 4 milioni di dollari, essendo stato costruito nel 1946, in servizio presso la Civil Air Patrol Unit e collocato successivamente presso un museo in Illinois; nel 1997 il restauro e l’acquisto da parte dell’attore nel 2001.
La casa modellistica italiana (Italeri) ha omaggiato recentemente il film del 1986 con un kit (N.1422) in scala 1:72; all’interno ben due velivoli da assemblare: un F-14A Tomcat del VF-1 e un A-4E Skyhawk, entrambi della N.A.S. Miramar, California. I migliori piloti dei “Fighter Squadrons” della U.S. Navy partecipavano a corsi di perfezionamento al combattimento presso la famosa Fighter Weapon School (Top Gun) e gli F-14 potevano affinare le tecniche di utilizzo del caccia confrontandosi con gli Skyhawk e gli F-5 Tiger II utilizzati per simulare le caratteristiche di volo dei Mig Sovietici.
Sarà sicuramento un successo anche questo Top Gun ed è quello che ci auguriamo tutti noi, per il cast e per le aspettative di tanti appassionati che da oltre trenat’anni attendono di rivedere il temerario Maverick in azione.
Nell’attesa di conoscere la data certa per il cinema italiano, non ci resta che rivedere Top Gun con la famosissima colonna sonora “Danger Zone”, per scaldare i motori a suon di appontaggi, dog fight e low pass radenti sulla torre di controllo.
<< I feel the need, the need for speed! >>
Testo: Christian Vaccari, ricerca on-line
Foto: Instagram, imbd.com, worldwarwings.com, italeri.com