Durante il mio ultimo viaggio in terra elvetica a caccia di aerei governativi, presso l’aeroporto di Zurigo al termine del WEF (Word Economic Forum), mi sono imbattuto, a causa delle avverse condizioni atmosferiche non previste dai metereologi, nelle operazioni di De-Icing degli aeromobili pronti al decollo.
Sono operazioni di routine, ma che personalmente non avevo ai visto così da vicino.
Ma cosa è il De-Icing e come si svolgono le operazioni ?
Una situazione tipica che richiede il De-Icing
Intanto bisogna chiarire che i trattamenti sono due, uno è il De-Icing e l’altro è l’Anti-Icing.
Il primo consiste nel passare le superfici interessante da un getto di acqua calda a non meno di 60° pura o con l’aggiunta di un a componente decongelante di tipo 1.
Il secondo prevede l’uso di liquidi e miscele particolari, tipo 2, 3 e 4 diluite in base alle temperature del momento.
A differenza del tipo 1, le altre hanno una viscosità maggiore in grado di scivolare più lentamente dalle superfici garantendo così una protezione maggiore dal riformarsi del ghiaccio.
Il trattamento viene richiesto dai piloti poco prima del decollo quando si notano formazioni di brina, ghiaccio o in presenza di neve.
Queste situazioni compromettono le performance specifiche che il costruttore ha certificato per l’aeromobile in questione. Dette specifiche si applicano, infatti, ad aereo “pulito” ovvero senza la presenza di agenti contaminanti sulle superfici orizzontali o verticali che compromettono i flussi d’aria aumentando la resistenza e diminuendo la portanza, oltre ad aumentare notevolmente il peso dell’aeromobile.
Il trattamento viene coordinato al momento della partenza in base al suo slot di decollo. Una volta terminata la procedura vi è un tempo limite che non si deve superare prima di decollare, e nel caso l’aereo, per problemi di traffico, si attardi per un periodo prolungato, il De-Icing risulta inefficace e bisogna ritornare al parcheggio per ripeterlo.
Le parti da pulire sono solitamente le ali, il timone e la parte superiore della fusoliera, ma a volte il trattamento è richiesto anche sotto le ali.
Di solito la procedura sulle ali o le superfici di coda inizia dall’esterno verso l’interno ponendo attenzione alle parti mobili mentre su alcuni punti è sconsigliato irrorare il liquido. L’interno dei motori , l’uscita dell’APU e le varie prese d’aria sono parti che non dovrebbero entrare in contatto con le miscele.
Una volta terminato il trattamento deve essere effettuato un controllo da parte del personale della compagna, di solito il comandante dell’aeromobile.
che compromettono i flussi d’aria aumentando la resistenza e diminuendo la portanza, oltre ad aumentare notevolmente il peso dell’aeromobile.