Il WeFly! Team cambia pelle

Presentata a Milano Bresso la nuova flotta di aerei acrobatici autocostruiti Van's Rv-7 e la nuova formazione 2022.

Il Wefly! Team, dal 2007 prima e più importante pattuglia aerea al mondo in cui due dei tre piloti sono “disabili”, vero e proprio fiore all’occhiello dell’Aviazione civile italiana, ha presentato, sabato 25 settembre 2021, all’aeroporto di Milano-Bresso, la nuova flotta di velivoli acrobatici Van’s Rv-7 – autocostruiti grazie alla collaborazione con il Cap- Club aviazione popolare – con la livrea ideata dal designer aeronautico Mirco Pecorari di Aircraftstudiodesign e la nuova formazione per la stagione 2022, in cui viene inserito il pilota Walter Mondani, attualmente in addestramento.

L’evento si è svolto in collaborazione con Aopa Italia e Aero Club Milano. 

I nuovi aerei del leader e del gregario di sinistra sono stati costruiti dagli stessi piloti del team, partendo da un kit di base prodotto dall’azienda statunitense Van’s Aircraft, in circa 3.500 ore di lavoro (4 anni). Si tratta di aerei Experimental biposto affiancati, monomotore Lycoming a pistoni da 180 Cv con elica a passo variabile, avionica digitale e dotati di un comando specifico che riunisce in una sola leva il controllo del gas e del timone, consentendo la condotta senza l’uso delle gambe.

La pattuglia è stata fondata nel 2007 da Alessandro Paleri, Fulvio Gamba, Marco Cherubini ed Erich Kustatscher da un’idea del 2005 di Alessandro e Fulvio (poi deceduto in un incidente di volo).

Il leader (1) è Alessandro Paleri, milanese con circa 2.500 ore di volo all’attivo ed è paraplegico dal 1987, Marco Cherubini, invece, è il gregario di sinistra (3); è bresciano, ha circa 2mila ore di volo ed è paraplegico dal 1995. Entrambi, quindi, non hanno l’uso delle gambe e pilotano i loro aerei solo con le mani, grazie al comando speciale, progettato e realizzato dallo stesso Alessandro che è un ingegnere aerospaziale, laureato al Politecnico di Milano. Vola con loro, come gregario destro (4), l’altoatesino Erich Kustatscher, veneziano d’adozione, tra i più famosi istruttori ed esaminatori di volo Vds italiani, con oltre 30mila ore di volo al suo attivo su aerei, elicotteri e autogiro. Dal 2022, inoltre, fa il suo ingresso in formazione anche Walter Mondani (5), monzese classe 1971, con circa 1.100 ore volo totali all’attivo.

Completano la pattuglia il PR Officer e Speaker, Pino Di Feo, pilota e giornalista dell’agenzia di stampa askanews e il fotografo aeronautico, Marco Tricarico, con la collaborazione di altri piloti e staff di supporto. 

Dalla sua nascita il WeFly! Team, testimonial della Federazione nazionale piloti disabili “Baroni Rotti” con sede a Castiglion Fiorentino (Ar), porta il tricolore italiano nei più importanti air show di tutto il mondo, riscuotendo ovunque consensi e successo ed è portavoce di un messaggio d’inclusione e resilienza: con il dovuto impegno, tutte le barriere possono essere superate e i sogni, anche i più difficili, possono diventare realtà.

La loro esibizione dura circa 10 minuti; non prevede per ora manovre acrobatiche vere e proprie ma una serie di evoluzioni in formazione stretta; una sorta di danza a tempo di musica che mette in evidenza l’eleganza delle figure e l’abilità dei piloti, sempre entro i limiti di sicurezza e di operabilità dei loro aeroplani, aspetti ai quali il WeFly! Team è particolarmente attento.

Oltre agli air show, il WeFly! Team s’impegna, ogni anno, nelle giornate Piloti per un giorno, totalmente gratuite, dedicate alla promozione del volo per le persone disabili. “Osa volare” è il motto in cui crede la pattuglia: attraverso i battesimi del volo e la partecipazione a convegni ed incontri motivazionali in scuole e associazioni, mette a disposizione la propria esperienza per incoraggiare in tutti, disabili e non, la voglia di impegnarsi a fondo per realizzare i propri progetti.

Attività che, chiaramente, hanno subito fortissime limitazioni a causa della pandemia di Covid-19 anche se, in questi ultimi 2 anni di stop e confinamento forzati, i piloti hanno partecipato a webinar e conferenze online sul tema “volo e disabilità”. 

Inoltre, anticipando la scelta dell’Agenzia spaziale europa (Esa) – che, con il Parastronaut Project, nel 2021, ha aperto alla possibilità di astronauti con disabilità – durante la missione spaziale “Futura” dell’Asi, nel 2014, l’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti, nell’ambito dell’iniziativa “WeFly! con Futura… osa volare”, ha portato nello Spazio la bandiera del team, disegnata per l’occasione da Mirco Pecorari, per condividere con tutta l’umanità un messaggio d’inclusione ed empowerment contro stereotipi e pregiudizi e per testimoniare la forza, il coraggio e la determinazione di questi piloti così speciali.

La bandiera, dopo essere stata per 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, è stata riconsegnata da Samantha alla pattuglia il 4 giugno 2016 sull’aviosuperficie di Caposile (Ve).

In tale ottica, con l’obiettivo di divulgare questi valori e la cultura del volo, soprattutto tra i più giovani, il WeFly! Team è gemellato con la 46a Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare e collabora con gli astronauti Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Maurizio Cheli nonché con l’Esa, l’Asi e la stessa Aeronautica Militare (memorabile la giornata “Piloti per un giorno” del 2019 a Guidonia con i piloti e gli aerei del 60o Stormo).

I piloti del team sono in possesso di tutte le licenze e le abilitazioni richieste per la loro attività e la loro esperienza è frutto di un continuo e costante addestramento, in parte effettuato anche con alcuni piloti delle Frecce Tricolori e istruttori dell’Aeronautica Militare.

In particolare, Marco Cherubini, nel maggio 2016, è stato il primo pilota disabile italiano a conseguire la licenza PPL/A (SEP Land) in Italia, a Cremona, con un velivolo Piper PA-28 appositamente certificato per l’utilizzo con comandi adattati. Perfezionando l’addestramento nel 2021 a Verona-Boscomantico con il com.te Paolo Pocobelli, unico pilota istruttore disabile di Aviazione Generale in Italia, per ottenere la licenza senza limitazioni. 

 

Pino di Feo

Photo by Davide Olivati